lunedì 3 marzo 2014

BDSM info Project: Sfatare i miti e i luoghi comuni. Parte terza


Traduzione:

La differenza più basilare fra S/M e abuso è il Consenso. Non c'è consenso se...
- Non hai espressamente fornito il tuo consenso.
- Hai paura di dire "no".
- Dici "sì" solo per evitare conflitto.
- Dici "sì" per evitare conseguenze (es: perdere un lavoro, perdere la casa, essere "outed"
(ossia che qualcuno riveli pubblicamente fatti tuoi privati))

L' S/M è...
- Sempre consensuale
- Praticato col rispetto dei limiti.
- Apprezzato da tutti i partner coinvolti.
- Divertente, erotico e "amorevole" (non so bene come tradurre "loving" in questo contesto)
- Praticato con comprensione e fiducia.
- Mai praticato con l'intenzione di far del male o creare danni.

Solo perché dai il tuo consenso a giocare
non significa che dai il tuo consenso per ogni cosa.
Hai diritto ad avere dei limiti.


Una delle critiche spesso rivolte al BDSM è quella di chi dice che "BDSM è sinonimo di abuso", ossia che qualsiasi relazione BDSM è inerentemente abusiva già in virtù del fatto di essere BDSM.
Niente di più falso, come accennato anche dal volantino qui tradotto.

Che differenze ci sono? Partiamo intanto dalle differenze fra una relazione BDSM non-abusiva e una relazione abusiva in generale; questi due link (1,2) portano in esame le seguenti differenze:

- Nel BDSM deve esserci sempre il consenso di tutti i partecipanti; chi abusa degli altri non si preoccupa del loro consenso e spesso lo viola volontariamente.
- Il BDSM ha regole precise ed è sotto controllo; una situazione abusiva è fuori controllo e le uniche "regole" sono forzate dall'aguzzino sulla vittima.
- Nel BDSM ci sono safewords per interrompere le attività quando ci si spinge troppo oltre; una vittima non ha safewords da poter usare per fermare l'abuso.
- Nel BDSM il Top/Dom si preoccupa del benessere del suo bottom/sub; a chi perpetua un abuso non frega niente del benessere della sua vittima.
- Nel BDSM tutti i partecipanti godono della situazione; nessuno trae veramente beneficio da una situazione abusiva.
- Nel BDSM ci sono dei limiti; nell'abuso non c'è rispetto dei limiti altrui, che vengono spesso violati.
- Nel BDSM c'è rispetto reciproco; chi abusa di qualcuno non l* rispetta affatto e di conseguenza chi viene abusat* non rispetta chi l'ha costrett* in quella situazione.
- Nel BDSM la relazione è soddisfacente per tutti; una situazione abusiva non è soddisfacente per nessuna persona coinvolta.
- Nel BDSM si chiede al partner di partecipare e "giocare"; nessuno chiede di essere abusato.
- Il BDSM si basa sulla fiducia reciproca; l'abuso distrugge la fiducia.
- Nel BDSM, un sub/bottom ha stima di sé e una forte volontà; l'abuso distrugge la forza di volontà e l'autostima di chi ne è vittima.
- Chi pratica BDSM fa attenzione a non essere in uno stato alterato a causa di alcol, droga o collera; durante un abuso è spesso implicato l'abuso di alcol, droga e spesso si agisce in preda alla collera.
- Chi pratica BDSM, dopo averlo praticato si sente bene; chi abusa o subisce abuso, dopo averlo praticato o subito si sente male.


Pare dunque chiaro che nei principi del BDSM, l'abuso non ha posto. Una relazione non è inerentemente abusiva perché chi è coinvolto in tale relazione pratica BDSM.
Questo non significa certo che non possa mai accadere.
E allora come si distingue chi pratica BDSM in modo corretto e chi lo fa invece in modo abusivo?

Clarisse Thorn riferisce di averlo sentito riassumere così:

"1) Consenso. Nel BDSM c'è consensualità; nell'abuso invece no.

a) Dando per scontato che il consenso sia stato fornito - era un consenso informato? Tutti sapevano esattamente per cosa stavano dando il loro consenso?

b) Tale consenso è stato forzato o indotto dal partner? Tutti si sentivano in grado di dire no se avessero voluto? Qualcuno era preoccupato di subire conseguenze negative se diceva di no?

2) Intento. Un partner BDSM vuole garantire un incontro piacevole per tutti i partecipanti; un partner abusivo invece no.

a) Tutti hanno lasciato la scena sentendosi in qualche modo soddisfatti?

3) Danno. Un partner BDSM cerca di minimizzare il danno inflitto dalle loro azioni. Un partner abusivo invece no.

a) I partner hanno imparato bene quello che stavano facendo prima di farlo? Avevano imparato come praticare le loro attività in modo sicuro?

b) I partner erano a conoscenza dei rischi potenziali delle loro attività?

4) Segretezza. L'abuso avviene spesso in segreto. Questo è difficile da definire, perché — dato che il BDSM è una sessualità molto marginalizzata e fraintesa — anche il BDSM accade spesso in segreto. Ma è questo il beneficio di avere una sottocultura che ha a che fare col BDSM: si tenta di prendersi cura gli uni degli altri.

a) I partner avevano a che fare con la community BDSM locale? Hanno ricevuto consigli da persone informate e comprensive sul BDSM durante i periodi duri della loro relazione?"


Questo sito riporta le seguenti domande per aituare a capire se ci si ritrova o meno in una situazione BDSM abusiva:

" SEGNALI FISICI:

- Il tuo partner ti colpisce, soffoca, schiaffeggia o in altro modo ferisce fisicamente, al di fuori di una scena prestabilita?
- Lei o lui ti ha mai bloccato, chiuso a chiave in una stanza o ha mai usato un'arma di qualunque genere contro la tua volontà?
- Hai paura del tuo partner?
- Il tuo partner critica spesso le tue performance, ti priva del sesso per controllarti o ti ridicolizza per i limiti che imposti?
- Ti senti in obbligo di fare sesso?
- Il tuo partner usa mai il sesso per farsi perdonare dopo un incidente violento?

ISOLAZIONE:

- Il tuo partner ti isola da amici, famiglia o altri gruppi sociali?
- Il tuo partner ti proibisce di partecipare a eventi sociali o altre attività?

PROPRIETA':

- Il tuo partner ha mai distrutto oggetti (a te appartenenti)?
- Il tuo partner ha mai minacciato di maltrattare gli animali domestici?

ECONOMICI:

- Il tuo partner limita il tuo accesso al lavoro o ad altre risorse materiali?
- Il tuo partner ha mai rubato da te o si è mai indebitato fortemente?

EMOTIVI/PSICOLOGICI:

- Tu o il tuo partner siete emotivamente dipendenti l'un* dall'altr*?
- La vostra relazione altalena fra l'essere molto distanti emotivamente e l'essere molto vicini?
- Il tuo partner ti critica costantemente, ti umilia ed in generale mina la tua autostima?
- Ti senti come se non potessi parlare di ciò che ti preoccupa con il tuo partner?

NELL'AMBITO SPECIFICO DI UNA RELAZIONE BDSM:

- Sei confus* riguardo a quando inizia e finisce una scena?
- Il tuo partner ignora mai le tue safewords o fa pressione per convincerti a non usarle?
- Ha mai violato i tuoi limiti?
- Ti senti intrappolat* in un ruolo specifico (sottomesso o dominante)?
- Il tuo partner usa le scene per sfogare rabbia e frustrazione?"


Inoltre:

1) Quello che fate è sano, sicuro e consensuale?
- Sano: Tutti i partecipanti conoscono i rischi e li hanno minimizzati per la loro massima soddisfazione:
- Sicuro: Tutti sanno in cosa sono coinvolt, e sono in grado di fornire il loro consenso.
- Consensuale: Tutti hanno fornito consenso riguardo a ciò che sta accadendo e hanno un'idea ragionevole di ciò per cui danno il loro consenso. Il consenso è libero e non è forzato dal timore che qualcosa di brutto possa succedere loro altrimenti, che si tratti di male fisico o della paura che il loro partner li lasci, o di essere considerati "deboli" o scarsi o simile.

2) Vi è la necessaria fiducia, attenzione e rispetto?
Fiducia: Il tuo partner si comporta in modo prevedibile, non devi andarci coi piedi di piombo senza sapere se si incazzeranno per qualcosa che andava bene il giorno prima. Sai quello che faranno e ne sei felice.
Attenzione: Il tuo partner si preoccupa del tuo benessere fisico, emotivo e generale. Si deve prestare la dovuta attenzione anche agli "schiavi".
Rispetto: Il tuo partner ti rispetta come essere umano, rispetta le tue scelte e le tue abilità. Ti considera qualcosa in più di un corpo conveniente.

3) Gli aspetti positivi sono più dei negativi?
In tutte le relazioni BDSM ci sono momenti in cui i sentimenti negativi sembrano soverchiare tutto il resto; ma se questo accade di continuo, allora c'è un problema. Si possono avere brutti momenti e brutti giorni. Ma non si dovrebbe stare principalmente male a causa della situazione, bisognerebbe trarne abbastanza lati positivi.

4) I tuoi bisogni vengono assecondati?

Tutti i partner hanno il diritto di ricavare ciò di cui hanno bisogno dalla relazione. Stai ottenendo ciò di cui hai bisogno? Non solo riguardo al BDSM (anche se pure quei bisogni sono importanti) ma anche le tue necessità fisiche ed emotive. Se ti sembra di ottenere il necessario allora dovrebbe essere tutto a posto, ma se guardando ai tuoi bisogni ti accorgi che non vengono mai assecondati... questo è un segnale di pericolo.
(Ricorda che i desideri sono diversi dai bisogni)."


Ci sono in particolare due generi di "cattivi" famigerati nell'ambito del BDSM: il/la/* SAM e il/la/* Creepydom/me.
(se volete una traduzione dei due post, richiedetela pure nei commenti).

In questo post, The Safety Ranger distingue un Buon Top da un Cattivo Top
(Se volete, posso tradurre in seguito anche questo; richiedetelo pure nei commenti); inoltre specifica:

"Tutto ruota intorno a tre cose: rispetto, fiducia e comunicazione."

Non notate nulla di interessante?
Si tratta esattamente delle qualità necessarie di qualunque relazione sana e non abusiva, non solo di una relazione BDSM; quando queste qualità vengono violate, allora si ha una situazione abusiva.
Alla fin fine, il concetto rimane quello.


Collegati all'abuso, ci sono altri due miti che voglio sfatare.

Il primo riguarda le vittime di abuso e il BDSM; c'è chi dice che "tutte le persone che hanno interesse nel BDSM sono state abusate nella loro infanzia" e c'è al contrario chi dice che "chi pratica queste cose non può mai veramente aver sperimentato dell'abuso perché altrimenti non le farebbe".

Stronzate, in entrambi i casi.
Ci sono studi che fanno notare che non è affatto vero che c'è una forte prevalenza di persone che hanno subito abusi e in seguito sono coinvolte in relazioni BDSM.

Ma anche il contrario è falso: ci sono diversi casi di persone che dopo aver subito abusi ed essersi riprese hanno deciso di avvicinarsi al BDSM.

In ogni caso, pare che chi pratica BDSM non sia affatto più depresso delle altre persone, anzi! dunque dato che le conseguenze non sono in ogni caso negative, la questione è irrilevante.
Che una persona abbia o no subito abusi, questo non gli impedisce di avere una sessualità equilibrata e sana, sia che si parli di pratiche vanilla ("normali") sia di pratiche più particolari.


Il secondo mito che voglio sfatare è un mito molto meno cupo e purtroppo falso.

C'è a volte questa convinzione che "la community" sia un posto sicuro dove non capitino mai scorrettezze gravi, dove si possa stare al sicuro dai soprusi e dai rischi e dove si venga protetti da chi di dovere.
Purtroppo non è così: la community non è un'oasi magica di felicità e sicurezza.

Qui si parla (e viene linkata) della testimonianza di una sub che ha subito più volte violenze anche gravi proprio nella community e invece di trovare supporto ha trovato derisione e gente che ha tentato di far passare tutto sotto silenzio.
Purtroppo non si tratta di un caso isolato.

La realtà è che nessuna community è sicura: basti guardare alla community LGBT*, che è tutt'altro che un'oasi di pace e fratellanza ed aiuto reciproco.
Negli stessi locali e posti dove ci dovrebbe essere tutela e protezione, talvolta si trova ostilità, stigmatizzazione, gente che si bea della propria fama ed esperienza per fare il bello e il cattivo gioco e in casi gravi anche delle vere e proprie aggressioni.

La community BDSM per certi versi è ancora più a rischio; infatti è un'ambiente ideale per infiltrarsi, per delle persone male intenzionate (vedesi i sopra-citati Creepydom/me), sia perché comunque è forte il "fascino del cattivo", sia perché c'è chi diffonde idee sbagliate della serie "un vero sub non dovrebbe avere limiti" e stronzate del genere, ma anche perché essendo che il BDSM è spesso bersaglio di critiche riguardo l'abuso e la pericolosità che ne sarebbero intriseche, secondo alcune persone, accade purtroppo che anziché ascoltare a dovere chi si ritrova in situazioni abusive e pericolose venga messo a tacere per cercare di "lavare i panni sporchi in casa" e tenere nascosti gli "incidenti" per mantenere l'immagine che "il BDSM e soprattutto la community non ha nulla a che fare con l'abuso".
Insomma, invece che prevenire ed aiutare si guarda alla propria immagine, che è purtroppo ciò che succede fin troppo spesso anche nell'ambito LGBT (e non solo). Parlare di "fraintendimenti", "calunnie" ed "essersela cercata" è più facile che affrontare direttamente una situazione così spinosa.

Creatix-tiara e Clarisse Thorn hanno tentato in questi (1,2) post di dare consigli su come prevenire e combattere l'abuso nella community.



Sì, ok, tutto ciò è molto interessante e informativo, ma... come si può utilizzare nell'ambito della scrittura di una storia originale o di una fanfiction?

Innanzitutto per creare dei personaggi a tuttotondo, o evitando lo stereotipo che BDSM = abuso... oppure presentando in modo realistico proprio una relazione BDSM abusiva in cui uno o più dei partner si rendano conto della cosa e magari cerchino di nasconderla, di risolverla o di uscirne cercandone un'altra più sana e positiva, oppure ne escano distrutti, a seconda di che genere di finale abbiate in mente.
Si può anche sfruttare il mito di "community=sicurezza" per creare un personaggio che fiduciosamente si approccia da solo al BDSM... per poi ricevere un duro colpo dalla realtà delle cose.
Si può creare un personaggio pericoloso che, consapevole delle opportunità fornite da questa situazione, vada proprio in cerca di qualcuno sfruttando la community...

Insomma, le possibilità sono svariate, io qui ne ho voluta suggerire qualcuna anche per farvi capire che non vi sto facendo "solo" una lezioncina morale XD queste cose sono anche utili proprio ai fini della scrittura.


4) Il BDSM è rischioso? (Molto meno di quanto si creda).


Passiamo ad un'altra critica spesso rivolta al BDSM, ovvero il fatto che è rischioso, "troppo rischioso" e quindi il consenso dei partecipanti è irrilevante.

Che alcune pratiche del BDSM siano rischiose è innegabile (soprattutto l'edgeplay), ma si può dire anche che siano "troppo" rischiose?

Intanto non si può fare di tutto un fascio: sicuramente sculacciare qualcuno è molto meno rischioso che decorargli la schiena con aghi di varie dimensioni e non riesco proprio ad immaginare che genere di rischio si possa correre nell' indossare un collare nel privato della propria casa e/o nel lavare i piatti per la propria Mistress.

Il bondage può essere rischioso, come ho fatto già notare... se praticato in modo poco sicuro, ovvero lasciando una persona legata per ore o giorni senza supervisione.
Utilizzare una frusta o altro strumento di punizione su parti delicate del corpo può essere rischioso, ad esempio vicino a collo e reni.
Procurare ferite sanguinanti può essere rischioso (c'è anche il rischio delle infezioni).
Lo stesso vale per diverse altre pratiche, dalle body-modifications alle punizioni alle tecniche più svariate: se lo pratichi in modo sbagliato, è pericoloso.

Questo, secondo alcuni, dovrebbe essere sufficiente a considerare tutto il BDSM come "troppo rischioso" per poterne permettere l'esecuzione da chiunque.

E allora, io mi chiedo... cosa dire del motociclismo?
Proprio qualche settimana fa (23 ottobre 2011) è morto il giovanissimo Marco Simoncelli a causa di un incidente durante una gara di motociclismo; trattasi di uno sport ovviamente pericoloso, dove il minimo incidente può avere conseguenze fatali.

Dunque per un tragico incidente dovuto ad un errore, bisognerebbe considerare tutto il motociclismo come "troppo rischioso" per permettere a chiunque di salire su una moto e gareggiare?

Un altro esempio facile è quello della boxe: è capitato diverse volte che un pugile perdesse la vita durante un incontro, a causa della violenza di questo sport.
In particolare, un colpo accidentale su qualsiasi zona a rischio (ad esempio sulle tempie) assestato da un boxer, con tutta la forza del suo allenamento e della sua massa muscolare, può causare la morte immediata.

Dunque a causa di questi rischi bisognerebbe considerare tutta la boxe come "troppo rischiosa" per permettere a chiunque di salire sul ring?

Posso farvi molti altri esempi di attività volontarie ad alto rischio, non solo sport (ad esempio la chirurgia plastica), dove i rischi sono talmente elevati da essere a volte anche letali; eppure non mi sembra che ci sia così tanta gente che obietti alla pratica di tali attività da parte di persone consenzienti e ben consapevoli di tali rischi.

Perché il BDSM, dove i rischi sono nella maggior parte dei casi molto ridotti, dovrebbe dunque fare eccezione? Solo perché ha a che fare col sesso, anzi, con un tipo di sessualità "deviata" e "perversa"?

Ma anche il sesso "normale" può essere rischioso, perfino letale, se lo pratichi senza le dovute misure di sicurezza!
Basti pensare al sesso non protetto con cui si possono trasmettere malattie come l'AIDS, per cui non esiste cura definitiva.

Dunque si può dire che il BDSM è rischioso (alcune sue parti più di altre)? Indubbiamente. Troppo rischioso? Alla luce di ciò che ho appena esposto, io direi di no.

Un ringraziamento speciale a knockwave per aver betato questo post, e soprattutto per aver eliminato tutte le virgole superflue XD