Diritto d'uso del corpo
Sadomasochismo e legge
L'argomento del mio intervento sarà il diritto d'uso del corpo, ma non parlerò di eutanasia, bensì di sadomasochismo. Immagino sappiate tutti di cosa si tratta.
02Il sadomasochismo come pratica inconsapevole è molto antico. Per fare solo due esempi tra i più significativi vi ricordo:
- la religione misterica della quale abbiamo rappresentati alcuni rituali nello spettacolare ciclo di affreschi della villa dei Misteri a Pompei - fra questi vi è anche una scena di flagellazione -
- i penitenziali irlandesi diffusi con la predicazione di San Colombano in tutta Europa fino a Bobbio, che hanno segnato con le loro punizioni la religiosità medievale e non solo visto quello che si legge, per fare un esempio, di monsignor de Balaguer fondatore dell'Opus Dei.
- la religione misterica della quale abbiamo rappresentati alcuni rituali nello spettacolare ciclo di affreschi della villa dei Misteri a Pompei - fra questi vi è anche una scena di flagellazione -
- i penitenziali irlandesi diffusi con la predicazione di San Colombano in tutta Europa fino a Bobbio, che hanno segnato con le loro punizioni la religiosità medievale e non solo visto quello che si legge, per fare un esempio, di monsignor de Balaguer fondatore dell'Opus Dei.
03Ma - è stato detto - la violenza entra nella coscienza dell'umanità solo nel diciottesimo secolo con Louis-Aldonse-Donatien marchese de Sade. Strana sorte quella del marchese de Sade, incarcerato a Vincennes in virtù di unalettre de cachet firmata dal Re, Luigi XVI, su richesta della suocera, la signora di Montreuil, e poi del cittadino Sade rinchiuso nel manicomio di Charenton con un atto amministrativo firmato dal primo console, Napoleone Bonaparte, in quanto autore dell' immorale e immortale storia di Justine e Juliette.
04Invece l'unico torto che viene fatto a Leopol von Sacher-Masoch è di essere ricordato ormai solo per la "straordinaria" perversione che porta il suo nome, anziché per le sue storie. Storie per le quali la stessa Parigi che aveva recluso de Sade lo aveva invece portato in trionfo.
05Il concetto di sadomasochismo come noi lo conosciamo è più recente, risale grossomodo alla fine del diciannovesimo secolo con la sistemazione nosografica delle perversioni sessuali operata da Krafft-Ebing e con la metapsicologia freudiana, che fa rientrare il sadomasochismo nella categoria del feticismo. - per intenderci
l'oggetto del desiderio è tra chi batte e chi viene battuto, sta in mezzo appunto.
06Occorre però arrivare alla seconda metà del ventesimo secolo perché si abbia una vera e propria codificazione dell'attività SM. Negli Stati Uniti ed in California in particolare viene elaborato e si diffonde un tipo di relazione sessuale, ma non solo sessuale, basata sullo scambio di potere, in cui viene stabilito contrattualmente che la negazione del consenso è ristretta ad una sola parola di sicurezza. In questo modo qualsiasi richiesta, invocazione, lamento della vittima verrà interpretato da entrambi come interno alla relazione. L'unico modo per uscire dalla situazione sarà quello di pronunciare la parola stabilita in precedenza per revocare il consenso e di conseguenza far terminare l'azione, qualsiasi essa sia.
07È evidente che siamo in presenza di una ulteriore torsione del significato del termine sadomasochismo. Michel Foucault ha correttamente individuato la caratteristica essenziale di questa "sottocultura" nell'uso del corpo per creare nuove forme di piacere non strettamente legate alla sessualità:
Prendiamo in considerazione la "sottocultura sado-maso" [...] Non penso che il movimento legato a queste pratiche sessuali abbia nulla a che vedere con lo svelamento o la scoperta di tendenze sadomasochiste profondamente nascoste nel nostro inconscio. Penso che il sado-masochismo come è inteso dalla sottocultura sado-maso, sia molto più di questo; è la creazione reale di nuove possibilità di piacere, che prima non erano immaginate. L'idea che il sado-masochismo sia legato a una violenza profonda, che la sua pratica sia un mezzo per liberare questa violenza, per dare libero corso all'aggressività è una idea stupida. Sappiamo benissimo che queste persone non fanno nulla di aggressivo; che inventano nuove possibilità di piacere, utilizzando certe parti del corpo che normalmente non sono utilizzate, erotizzando il corpo. Penso che qui troviamo una sorta di creazione, una attività creatrice, la cui caratteristica principale è quella che chiamo desessualizzazione del piacere. Penso che l'idea che il piacere fisico provenga sempre dal piacere sessuale e l'idea che il piacere sessuale sia la base di tutti i piaceri possibili sono profondamente false. Le pratiche sado-masochiste dimostrano che possiamo produrre piacere a partire da oggetti molto strani, utilizzando certe parti del corpo particolari, in situazioni insolite, etc. [Michel Foucault, an Interview: Sex, Power and the Politcs Identity, di B. Gallagher e A. Wilson, Toronto 1982 in "The Advocate" n°400 1984 - riportata in Archivio Foucault, n° 3 Feltrinelli Editore, 1998]
II
08Prima di entrare in argomento alcune curiosità che ci riguardano come genovesi. Immagino che pochi di voi sappiano che la prima rivista per adulti a contenuto "fetish" - I moderni - è stata publicata a Genova nel 1974 da una coppia di Molassana. Così mi è stato detto da Fulvio Brumatti, che ha rilevato la testata e ne ha continuato le publicazioni fino al 2002. Anche il primo e più autorevole sito internet italiano di argomento SM - la gabbia - è stato concepito a Genova nel 1998 da Vittorio, che lo ha diretto per diversi anni, poi è arrivato il solito Fulvio e anche la Gabbia ha preso la strada di Milano.
III
09L'evoluzione della società ci propone, lo abbiamo visto, nuove forme di relazioni tra gli individui, che vengono progressivamente ad interessare la giurisprudenza.
10Il diritto di usare il proprio corpo per creare piacere attraverso il dolore, l'umiliazione e lo scambio di potere si scontra, oltre che con la morale corrente, anche con il divieto posto dalla legge di compiere qualsiasi azione che possa diminuire l'integrità fisica e psicologica delle persone.
11Due sentenze della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo hanno fissato alcuni punti fermi. Mi riferisco al caso Spanner, - Laskey ed altri contro Regno Unito - di cui trovate sul web una estesa documentazione in inglese, e al casoK.A. e A.D. contro Belgio (sentenza del 17 febbraio 2005) su cui mi soffermerò un poco perché mostra tutte le contraddizioni che si possono venire a creare in questi casi.
12Da questa vicenda è stato tratto un film del regista belga Erik Lamens, che ha ricevuto una menzione speciale al Festival del film indipendente di Roma nel 2010. Film che ovviamente non vedrete mai al cinema o in televisione in Italia.
13Per inquadrare meglio la storia senza impressionarvi troppo vi leggerò la sinopsi del film, anziché la cruda descrizione dei fatti riportata in sentenza. Dopo 15 anni di matrimonio Koen e Magda sono in crisi. Lei soffre di una profonda depressione che le fa trascurare la figlia e se stessa. Dopo una cura in ospedale confessa al marito che ha delle fantasie masochiste e vorrebbe che lui le infliggesse dolore. Koen è confuso, ma è innamorato della moglie. La coppia inizia a frequentare un club SM e poi un altro, finché alcuni video vengono messi in circolazione e un publico ministero comincia ad indagare. Koen è un giudice a Malines in Belgio, viene processato e condannato, perde il lavoro e la pensione, ma non perde Magda.
14Veniamo ora alla questione giuridica che verte sulla tutela offerta dall'art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, firmata a Roma il 4 novembre 1950, che recita:
Diritto al rispetto della vita privata e familiare
1 Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria corrispondenza.
2 Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell.esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria alla sicurezza nazionale, alla pubblica sicurezza, al benessere economico del paese, alla difesa dell'ordine e alla prevenzione dei reati, alla protezione della salute o della morale, o alla protezione dei diritti e delle libertà altrui.
15Nella sentenza la Corte ha ribadito che l'attivita sadomaso è tutelata dall'Art. 8 comma secondo della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, ovvero rientra nell'esercizio privato e tutelato della sessualità umana, solo se sono rispettate tutte le seguenti condizioni:
- sia consensuale per tutto lo svolgimento dell'azione
- sia svolta in luogo privato
- non produca danni permanenti
- non sia limitata da qualche normativa nazionale
16In tutte le situazioni che contravvengono ad almeno una delle dette condizioni le attivita sadomaso, ancorché svolte in forma ludica, sono al momento attuale, sicuramente perseguibili. Poichè una qualche normativa nazionale di tutela della società in queste circostanze esiste sempre, in pratica la tutela del diritto individuale rimane soggetta alla clemenza della Corte.
17La novità più interessante della sentenza K.A. et A.D. contro Belgio è cito: il riferimento alle regole normalmente riconosciute per questo tipo di praticheed in particolare alla parola di sicurezza il cui rispetto viene riconosciuto come elemento determinante per dimostrare il consenso.
18Nel caso di specie la condanna dell'imputato è stata giustificata con la violazione della parola di sicurezza durante l'azione, così come evidenziato dai filmati, anche in contrasto con la mancata costituzione di parte civile della "vittima".
19A questo proposito vorrei esprimere solo una perplessita, perché da quanto si legge nella sentenza sarebbe stata utilizzata la parola di sicurezza: "pietà", il cui uso in tale circostanza appare contrario alla prassi usuale del gioco. Ciò dimostra comunque la necessità del rigoroso rispetto del formalismo, elemento essenziale di ogni comportamento sociale, in particolare di ogni attività che coinvolga l'uso del corpo del partner.
20Una certa linea interpretativa vorrebbe poi mantenere il concetto di dignità umana come limite al libero comportamento degli individui. In questo caso si contrapporrebbe una dignità astratta alla liberta dell'individuo concreto. La matrice di una tale concezione svalutativa della liberta concreta è chiara e non occorre ricordarla. Il fatto che nella sentenza K.A. et A.D. contro Belgiola Corte abbia ritenuto prevalente, anche se solo in termini astratti, la libertà individuale è un elemento da apprezzare. Nessuna dignità umana è possibile al di fuori della libertà.
21L'impressione generale è che si siano ribaditi in astratto grandi principi, ma nei fatti le varie sentenze, prima della magistratura Belga e poi della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, abbiano avuto come unico effetto di togliere alla "vittima" la pensione ed i mezzi di sussistena di cui prima disponeva. Ciò dimostra come lo scopo di chi amministra la giustizia a volte non sia l'affermazione della Legge, ma la persecuzione di chi non segue il modello sociale maggioritario.
MP