lunedì 3 marzo 2014



“A proposito dei Vecchi Tempi”
di Jay Wiseman


Da qualche tempo in qua, ma sopratutto nell’ultimo anno, più o meno, parecchie affermazioni sulle cosiddette tradizioni, abitudini e dottrine della “Vecchia Guardia” hanno attirato la mia attenzione. Molte di queste affermazioni mi hanno fatto alzare gli occhi al cielo e sospirare di noia. Confesso di essermi fatto anche parecchie risate (come se potessi negarlo). Spero che nessuno si sia sentito realmente offeso.L’ho detto altre volte, e lo ridico qui: in breve, mi pare che la “Vecchia Guardia” venga romanticizzata ed idealizzata nello stesso modo in cui sono stati romanticizzati ed idealizzati i cowboys del “vecchio west”. Tristemente, la ragione è largamente la stessa: la maggior parte di coloro che potrebbero dire come stavano effettivamente le cose è morta.Una delle mie schiave mi ha fatto notare recentemente che le persone, specialmente quelle marginalizzate (come noialtri sadomasochisti), vogliono avere una Storia, e se non ce l’hanno, allora tendono a inventarsene una e poi a convincersi che è vera. Mi sembra di vedere più di qualche indizio di questo meccanismo a proposito della “Vecchia Guardia”. Perciò, prima che le mie cellule grigie rapidamente declinanti si deteriorino del tutto, lasciatemi vedere se posso dare qualche contributo almeno vagamente utile.Per parafrasare una battuta di un film di successo: “Cosa so per certo?”. In altre parole, cosa so perché l’ho visto personalmente e non perché qualcuno me lo ha raccontato? (A proposito, suggerirei di evitare qualunque baldanzosa affermazione sulle dottrine, le tradizioni ed gli usi della “Vecchia Guardia” a meno che non si possano citare almeno due, e preferibilmente tre, fonti indipendenti per le proprie informazioni – ognuna delle quali sia disposta ad essere citata. Alcune delle persone che personalmente conosco abbastanza bene da considerarle credibili su questo argomento includono Race Bannon, Guy Baldwin, Joseph Bean, Tony De Blase, Peter Fisk, Dossie Easton, Pat Califia, Alan Selby, and Gayle Rubin.)
A proposito, una buona raccomandazione in generale è che chi voglia una qualunque informazione su qualunque aspetto dell’SM, dovrebbe cercare di ottenerla da varie fonti indipendenti. Considero questo suggerimento particolarmente valido riguardo alle supposte tradizioni della “Vecchia Guardia”. La verità sopravvivrà al confronto incrociato.Bene, in ogni modo, ecco alcuni dei miei pensieri su come stavano le cose “a quei tempi”.Entrai nella comunità SM nel 1975, quando, molto nervosamente, cominciai a frequentare il Blackdrop. La mia prima partecipazione ad un evento dello Janus fu nel 1977 o nel 1978, non ricordo esattamente. Mi è stato riferito da fonti che considero del tutto credibili che il Backdrop fu inaugurato (probabilmente col nome di The Menlo Park School of Bondage) da Robin Roberts nel 1968. Il negozio attualmente conosciuto come “ A Taste of Leather” fu aperto, mi pare, nel 1967.San Francisco Sex Information (SFSI) fu fondato, sempre se la memoria non m’inganna, nel 1972.Fra l’altro, credo che si possa affermare con una certa sicurezza che Robin Roberts sia il padre della parte “relativamente eterosessuale” della Bay Area BDSM Community. Molte delle attuali più esperte prodomme, ed un buon numero di coloro che più tardi fondarono organizzazioni SM, ricevettero la loro “formazione base” da Robin. A tutt’oggi, Robin non ha ricevuto il riconoscimento ed il rispetto che merita per aver fatto tanto.
Il mio buon amico Bill Burn fondò l’organizzazione delle domine chiamata Service of Mankind Church nel 1977. Io fondai l’organizzazione dei dominanti chiamata The Gemini Society nel 1978. ( A quei tempi, molti maschi sottomessi non volevano mostrarsi “in ruolo” se c’erano maschi dominanti presenti, così ai party misti organizzati al Backdrop, i maschi dominanti erano confinati in un’area, e le domine in un’altra.)

Dunque, cosa ricordo di quei tempi?

Beh, secondo me, probabilmente la cosa più importante da ricordare di quei tempi è che l’SM era MOLTO più tabù e molto più disprezzato di quanto non sia oggi. Bisogna ricordare che a quei tempi essere “semplicemente “ gay era considerata una prova evidente di malattia mentale. Essere coinvolti nell’SM era generalmente considerata prova dell’essere ancora più malati mentalmente. Per esempio, un manuale di addestramento della polizia pubblicato, se non ricordo male, nel 1972, affermava che un individuo trovato in possesso di immagini sadomaso “doveva essere arrestato con qualunque pretesto”. Un popolare libro di educazione sessuale, intitolato “La Donna Sensuale”, avvertiva le lettrici che se un potenziale amante voleva giocare con fruste e manette, la miglior cosa da fare era (a) rifiutare e (b) consigliarlo di cercare urgentemente aiuto professionale. Un testo sul sadomasochismo che trovai in una libreria scolastica conteneva numerose immagini di cose tipo il corpo di una donna assassinata con più di cento coltellate.Perciò, mentre facevamo qualche dibattito su questioni come il significato del collare, quale fosse un buon modo di frustare o legare, o qual’era il posto di ciascuno a seconda della relazione, e così via, passavamo molto più tempo tempo a cercare di rassicurare i novizi ed a convincerli che non erano né malati né pazzi. Era la fatica maggiore. ( La buona notizia era che la rivoluzione sessuale era in corso; la cattiva notizia era che non includeva il sadomasochismo).Per avere un’idea di come noialtri sadomasochisti eravamo considerati a quei tempi, provate ad immaginare quale sarebbe oggi la reazione popolare verso i membri di un’organizzazione che sostenesse che il sesso tra consanguinei – madri, padri, sorelle, fratelli, figlie, figlie etc – fosse OK purchè ciascuno fosse d’accordo.Per avere un’altra idea di come fossimo considerati negativamente a quel tempo, potreste leggere la prima edizione di “Coming to Power”. La sezione sui negoziati tra le amministratrici del Women’s Building e l’associazione lesbica SM the Outcast, perché quest’ultima potesse riunirsi presso di loro, è particolarmente illuminante. Riferimenti a come il contingente sadomaso fosse accolto al Gay Freedom Day Parade sono anche illuminanti. I sadomasochisti erano generalmente appena meno benvenuti dei pedofili.Perciò, punto numero uno, la cosa pià importante da capire riguardo “allora” è che il sadomaso era molto più disprezzato e tabù di quanto non sia adesso. Ma molto di più.Un corollario di quanto sopra è che, a causa del fatto che l’SM era visto assai più negativamente, ci voleva molto più coraggio per contattare la comunità di quanto ne serva oggi, ed ancora più coraggio per fare cose come aprire un club od esserne un dirigente. Bisogna ricordate che a quei tempi l’intero “establishment” conveniva che il desiderio di praticare SM, includendo specificamente l’Sm consensuale, era prova evidente di disturbo mentale. Ci voleva un bel po’ di fegato anche solo per essere capaci di affrontarli e dire “No! Vi sbagliate!” Se non per altro, quei pionieri meritano moltissimo rispetto per aver avuto il coraggio semplicemente di mostrarsi.Un altro corollario: il 1973 fu l’Anno Internazionale della Donna, ed i sentimenti femministi erano molto forti allora. Fra le altre cose, fu grossomodo a quell’epoca che la National Organization of Women prese la sua posizione anti SM, una posizione che solo ora comincia ad essere messa in discussione. Perciò, le donne che intendevano assumere un ruolo sottomesso dovevano affrontare persino più problemi dei sadomasochisti in generale.Un corollario finale è che ciascuna “vecchia guardia” di quel tempo non si riconosceva come tale. Piuttosto, come dice la canzone, erano molto più simili a “giusto un pugno di gente che cerca di fare il meglio che può”.Il punto numero due potrebbe essere che la comunità, così come era allora, era molto, ma molto più piccola di quanto non sia adesso. Era molto più difficile trovare spiriti affini. Corollario: il motivo principale per cui quel che oggi chiamiamo il “sistema dei mèntori” esisteva allora era dovuto largamente al fatto che non c’erano alternative. Non si poteva indirizzare qualcuno in cerca di informazioni in posti come lo Janus, QSM o Differences per l’ottima ragione che non esistevano.Il punto numero tre potrebbe essere che noi sapevamo molto meno di quel che sappiamo oggi. Molte delle cose che oggi vengono insegnate, venivano allora faticosamente scoperte, per lo più col sistema della prova ed errore. Inoltre, poichè i praticanti SM ( chiamare quel che esisteva allora una comunità è abbastanza esagerato) erano molto più isolati l’uno dall’altro e molto più nascosti, era molto più difficile trovare buoni maestri, testi credibili, ed altre informazioni utili. (Questo alto grado di isolamento e frammentazione è la ragione principale per cui considero con estrema perplessità ogni affermazione a proposito del fatto che le dottrine della “Vecchia Guardia” fossero un corpo unificato e largamente condiviso. Se esisteva qualcosa come “I Dieci Comandamenti del SM”, io non ne ho mai sentito parlare).Riguardo alle dottrine ed agli usi della “Vecchia Guardia”: quando cominciai a frequentare gli eventi dello Janus ( che all’epoca cadevano una volta al mese) il pubblico dei partecipanti era composto per l’85% da gay, e per il 13% da lesbiche, con giusto una spruzzatina di eterosessuali come me. Questo significava, tra le altre cose, che “noi” dovevamo stare molto attenti a quel che dicevamo e facevamo. Anche se sulla carta Janus era un’organizzazione pansessuale (anche se all’epoca non credo che il termine pansessuale fosse di uso comune), in realtà aveva un’impronta decisamente gay-leather maschile. Perciò, tenere un profilo basso, starsene quieti e mostrarsi cortesi era decisamente una buona idea, per chi era etero.Persino in quell’atmosfera, c’era qualcosa di simile ad una linea di demarcazione, all’interno dei gay-leather, tra quelli “altamente ritualizzati” ed i “California casual”. Abbastanza curiosamente, uno degli argomenti che era oggetto di più accanito e prolungato dibattito all’epoca era se fosse appropriato per un sottomesso prendere l’iniziativa di una conversazione con un dominante. Se la memoria non m’inganna, non fu mai raggiunto alcun accordo.( Il mio personale “Minimo Comun Denominatore” per definire il BDSM è ”Aggressione e sottomissione sessuale ritualizzata”. Noto che, oggi come allora, alcuni di noi vogliono assai più rituale associato al BDSM di quanto altri siano disposti a sopportare. Personalmente, come molti di voi sanno, tendo assai più verso il limite “California casual” dello spettro. Noto anche che i “Ritualisti” talvolta considerano i “Casual” come gente che non tratta il BDSM col rispetto che merita, e che i “Casual”, per contro, talvolta considerano i “Ritualisti” come gente che prende se stessa e il sadomaso molto più seriamente di quanto non sia il caso).Quanto all’affermazione che “quelli che non seguivano gli insegnamenti della vecchia guardia veniva allontanata dalla comunità” - non è esattamente come me la ricordo. Quello che ricordo è che, allora come oggi, se qualcuno era considerato pericoloso, ci si si passava parola l’un l’altro. E che, allora come oggi, questa sorta di processo, per quanto ben intenzionato, mancava di qualunque obiettività. Allora come oggi, gli abusi di questa pratica, sotto forma di pettegolezzi malevoli, talvolta capitavano. E ricordo anche che, allora come oggi, chi era popolare e considerato desiderabile poteva permettersi di fare ripetutamente cose che avrebbero rapidamente isolato qualcuno meno desiderabile e popolare.Si diceva abitualmente che era meglio essere iniziati all’SM come sottomessi, ma non ci fu mai un consenso generale. Ricordo un tale fare un’asserzione del genere ad un evento Janus intorno al 1980, al che un grosso leather dall’aria di mastino rispose con un sonoro “Cazzate!”. Nessuno si prese la briga di contraddirlo.Il mio punto finale riguarda la non tanto sottintesa affermazione che gli insegnamenti della “Vecchia Guardia” fossero in qualche modo migliori degli attuali. Questo mi induce sempre a grattarmi la testa perplesso. C’è stata una qualche sorta di declino “post vecchia guardia” nelle tradizioni, usi e costumi del sadomaso del quale non mi sono accorto? Quando è cominciato, il “declino”?(Qualche passatista direbbe, in privato, che la comunità ha cominciato a declinare quando tutti quei dannati eterosessuali hanno cominciato a mettersi tra i piedi. Ho ascoltato questa lamentela da molti dei vecchi che pensavano che io non fossi “come gli altri”)

Così, questo è tutto. Per ricapitolare:

L’SM era molto più largamente condannato di adesso. (Le donne eterosessuali con tendenze alla sottomissione dovevano affrontare una ostilità particolarmente forte)

La “comunità” SM – quel po’ che ce n’era - era molto più piccola e molto più nascosta di oggi, ed i vari gruppi tendevano ad essere più piccoli e più isolati di adesso.

Noi non avevamo le conoscenze che abbiamo oggi, e quel po' di conoscenze che c’erano erano difficili da trovare – altro che attraverso il metodo della prova ed errore. La quasi totalità dei libri, dei club, eccetera, che esistono oggi, non esistevano all’epoca.

Il più importante insegnamentodispensato all’epoca era che l’interesse per l’SM non era di per sé prova di un serio disturbo mentale.

Allora, come oggi, a parte la formula “Certo, l’SM deve essere consensuale, o, al minimo, non palesemente non consensuale”, c’era un amplissimo spettro di opinioni ed una gran quantità di dibattiti su praticamente tutti gli aspetti pratici ed interpersonali del sadomaso.