venerdì 18 aprile 2014

La disciplina nelle dinamiche D/s


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Disciplina e controllo sono due parole che hanno un impatto enorme sulle dinamiche D/s - sono due elementi fondamentali per il successo del rapporto tra Dom e sub.
Se pensiamo a un cavallo ed al suo cavaliere nel rettangolo di dressage, eseguendo movimenti fluidi che compongono la ripresa, possiamo vedere un esempio perfetto di ciò che disciplina e controllo sono in grado di produrre tra due esseri viventi.
Ci deve essere comunicazione tra cavallo e cavaliere, che può essere raggiunta solo con una totale disciplina e controllo. Il cavallo deve sottomettersi al cavaliere - deve accettare la disciplina necessaria per eseguire la prova che deve essere controllata al fine di completare la ripresa. Quando una ripresa di dressage viene eseguita correttamente, non ci dovrebbero essere movimenti evidenti da parte del cavaliere - le figure e le andature sono fluide e coordinate, in quanto cavallo e cavaliere si muovono insieme nel corso della ripresa.   Pertanto, quando la disciplina e controllo sono utilizzati in modo corretto le dinamiche tra il cavallo e cavaliere, diventano un'unica entità, un unico essere, e non due corpi separati.
Possiamo vedere che la disciplina sia collegata fortemente al controllo. E 'possibile avere l'uno senza l'altro?
Non proprio, perché è necessario il controllo per far rispettare la disciplina.
In un rapporto D/s, disciplina e controllo sono elementi essenziali, il controllo è la base per la relazione, e la disciplina è necessaria al fine che il sub possa imparare il comportamento corretto. Che cosa significa veramente "disciplina"? Il dizionario definisce la disciplina in diversi modi:

  • Per addestrare, per l'istruzione e la pratica,
  • Comportamento controllato derivante dalla formazione disciplinare.
  • Controllo ottenuto imponendo una conformità o ordine.
  • Per insegnare a rispettare le regole o accettare l'autorità
  • Per produrre un carattere specifico o modello di comportamento, in particolare la formazione che produce miglioramento morale o mentale.
  • Un ordine basato sulla sottomissione per regolare l'autorità - per esempio - un insegnante che esige una disciplina in classe.
  • Una punizione destinata a correggere, addestrare - per imporre l'obbedienza. 
La parola, in termini semplici, significa insegnare o addestrare un altro essere per seguire un determinato percorso e per imporre una formazione, al fine di garantire l'obbedienza.
Noi sappiamo che i mezzi di controllo esercitano un'influenza su qualcosa o qualcuno, quindi come facciamo a esercitare disciplina controllo in ambito D/s?
Il sub ha bisogno di disciplina e controllo nella sua vita per obbedire - ha bisogno di conoscere le regoleimparare i comportamenti e accettare che ci saranno conseguenze in caso di disobbedienza.

Come fa un sub imparare che cosa è previsto? Attraverso la disciplina ed il controllo, e, proprio come il cavallo ed il cavaliere nel rettangolo di dressage. Quando la disciplina ed il controllo impartiti dal Maestro vengono accettati dal sub, il rapporto tra le due figure è uniforme. Alla fine, il sub sa cosa ci si aspetta da in ogni situazione e si comporterà di conseguenza . Ha imparato le regole attraverso la disciplina e sa di doverle rispettare grazie al controllo esercitato dal suo Maestro.

Che cosa significa per me disciplina e come influisce sul rapporto con il mio Master?

Per me, la disciplina può significare una punizione, ma per lo più si tratta di imparare il comportamento corretto.
Quando ero bambino, disciplina significava sempre una punzione. Ero molto cattiva, una bambina ribelle, ed ho passato un sacco di tempo "nell' attesa che mio padre tornasse a casa dal lavoro"! Era il disciplinatore nella nostra famiglia - venivo mandata nella "camera dei cattivi " (che mia sorella maggiore ha rinominato "l'altra stanza di Kim") - era un piccolo spazio, come una passeggiata in dispensa, e mi sedevo sul mucchio di vestiti da stirare,  aspettando il suono della sua auto nel vialetto, ed il rumore della porta sul retro, quando mia madre gli andava incontro per raccontagli la mia ultima marachella. Ero anche un adolescente ribelle, ed ero sempre nei guai a scuola ea casa.
Nel mio ultimo rapporto D/s, la disciplina era sempre su punizione, mai una lezione - a parte la lezione che se mi fossi comportata male sarei stata frustata o sculacciata.
E 'stata una relazione severa sotto molti aspetti, c'erano regole che ho infranto cosi tante volte che mi sono spesso chiesta se non lo facessi appositamente per essere punita - a volte sono sicura di si.
Cose del tipo non mandare un messaggio a meno di non averne ricevuto uno , mi avrebbero fatto guadagnare cinque frustate. Tirando fuori la lingua o facendo smorfie, rispondendo male mi guadagnavo una sculacciata o la cinghia - oltre alla reputazione di essere una sub monella.
Mi rendo conto ora che smaniavo per la sua attenzione, ed ho imparato che potevo averla disubbedendo. Mi piaceva essere sculacciate, più mi comportato male, più ne prendevo.
Il mio Master non usa quel tipo di disciplina come punizione. E' più probabile mi affidi un compito come un tema o frasi, oppure tenermi in un angolo per un'ora (o più). Peggio ancora, potrebbe proibirmi di vederlo per un numero di giorni o settimane se fossi molto disubbediente.
Quindi, in questa relazione, la disciplina è sicuramente più un apprendimento - per esempio - ho imparato che comportandomi male non ottengo ciò che voglio.
Ho imparato che quando porto da bere al mio Master, lo servo in stile Goreano in alternativa lo devo servire dal lato destro e posizionarlo in modo che non debba girare il manico della tazza.
Ho imparato che quando mi siedo ai suoi piedi, non devo stare in "stile indiano" (a meno che non chieda prima il permesso) ho imparato a "languire", cioè di sedersi con i piedi da un lato, e le ginocchia insieme.
Ho imparato anche altre cose, come quando siamo fuori, dove devo camminare e stare in piedi, in relazione al Master, e che può cambiare a seconda di chi è con noi al momento.
Questa, dunque, è la disciplina, imparare il comportamento corretto, per piacere a Lui e comportarsi nel modo previsto. 
Il mio rapporto con il Maestro è, senza dubbio, una dittatura. Lui fa le regole, e io obbedisco senza esitazione. Mi insegna attraverso la disciplina, il modo in cui Egli vuole che io mi comporti, e rafforza l'insegnamento attraverso il controllo Lui ha su di me.
Voglio essere disciplinata, voglio essere controllata, ho bisogno di quegli elementi nella mia vita.
Questo è senza dubbio, il rapporto più appagante e completo che abbia mai avuto. La sensazione di essere di proprietà, essendo di proprietà del Padrone di disciplinare come e quando vuole, è indescrivibile. Sono totalmente al sicuro e mi fido che lui sappia sempre cosa sia meglio per me.
Il Padrone mi permette di essere me stessa ed avere la propria personalità nei limiti della mia sottomissione a lui. Lo fa attraverso la disciplina e il controllo. 

© kim (MJ) 2005


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