sabato 19 aprile 2014

Intervista - Taixo Paolo


1) Taixo Paolo, iniziamo l’intervista partendo dalla sua affermazione: “Sono nel mondo della trasgressione da oltre 20 anni I primi 10 mi sono principalmente interessato alla trasgressione puro/sessuale, nel mondo dello scambio di coppia, delle coppie che cercano il terzo nel letto, nelle gang bang”. Potrebbe esplicare in sintesi quali sono le sue considerazioni a riguardo degli scambisti e delle gang bang?
Trovo difficile dare considerazioni, somigliano inevitabilmente troppo a giudizi, e di darli non ne ho alcun diritto. Credo comunque sia un mondo vissuto in varie maniere, da persone diverse, che (come nella vita di tutti i giorni ) riescono a portare in esso il loro essere. Ho visto quindi anche situazioni squallide, coppie tristi , giochi del tutto banali, e altre volte ho visto invece pura passione, complicita’ nella coppia, persone pulite e perbene che vivevano e vivono quel mondo, con intelligenza ,senza pregiudizi ne e liberi da scontati moralismi. Alla fine, solo una considerazione: a chi fanno del male? Se è solo ai puritani, ai moralisti (solitamente solo della vita degli altri ) , o alle persone che giudicano superficialmente per pura ignoranza ..beh, se sono queste le persone a cui “fanno del male”..è un ulteriore motivo per essere ancora di piu’ trasgressivi!

2) Ci rende noto di un gruppo da lei fondato finalizzato ad organizzare gang bang in Italia. Perché questa esigenza?
Perché ho fatto una vita trasgressiva provando e vivendo per anni incontri e “cose estreme”…. Le gang bang erano ormai diventati quasi una “routine”.. con il tempo il gruppo si è formato tra quelli che “funzionavano meglio”.. e su loro,( 4 persone di base ) è nato un gruppo molto attivo, il piu’ attivo in Italia per questo gioco, con oltre 250 Gang Bang amatoriali, organizzate.. Incontri organizzati in tutta Italia, mai in locali, mai a pagamento, sempre con e per puro piacere del sesso

3) Quale sono state le dinamiche e le difficoltà che ha riscontrato nell’attuare la realizzazione del gruppo?

Le difficolta’ sono state quelle pratiche..non sono tante le persone che possono avere tempo libero per continuamente viaggiare e organizzare… poi sono anche poche quelle che ( al di la’ delle chiacchiere ) “funzionano” in un gioco di gruppo ,con altri uomini nudi vicino e il marito che guarda...

4) Prima della fondazione del gruppo era già a conoscenza del BDSM?

Si, avevo conosciuto un Master che mi aveva portato la sua moglie/slave per una notte… ero rimasto affascinato da quel loro rapporto, anche molto cruento nella pratica..È stato questo Master ( un VERO Master !!) che mi ha introdotto in questo mondo… insegnandomi cose e ,soprattutto, mostrandomi intelligenza nel farle!.

5) Oggi lei è un riconosciuto costruttore di attrezzi volti maggiormente a pratiche diffuse nel sadomasochismo. Può elencarcene alcuni e, quali di essi sente più affine al suo ruolo di Master?

Ogni attrezzo che ho costruito, ha sempre risposto ad una mia esigenza in primis.. ma nessuno di essi ha risposto esaurendo tutte le mie curiosita’ e voglia di creare,provare.. in altre parole, il mio attrezzo piu’ affine al mio ruolo di Master.. è sempre il prossimo.

6) Ogni attrezzo da lei costruito ha una determinata ispirazione?

Decisamente si. I miei attrezzi sono costruiti partendo dall’idea d’uso e del tipo di pratica che volevo. L’idea di realizzare in esso e con esso,di un gioco, di una posizione, di un affermazione di ruolo. Da questo concetto, parto poi con il realizzarlo tenendo presente dei parametri estetici e funzionali. Ovvio, gli attrezzi che porto a noleggio nelle varie feste ,sono forzatamente generici, adatti a quella situazione, quindi non finalizzati ad un gioco specifico o “da esperto” ,ma adatti ad una situazione frequentata sia da curiosi che da praticanti piu’ preparati. Poi, molto spesso, realizzo attrezzi su “idea” o “misura” di qualche praticante BDSM ..a volte sono miei attrezzi modificati, altre volte sono idee/fantasie che mi vengono presentate e poi da me realizzate.

7) Scrutando il suo sito, emerge che alcuni degli attrezzi rievocano contesti storici. Vi è a monte una minuziosa ricerca, oppure, lascia libero arbitrio alla sua immaginazione?

Normalmente, in fase progettuale, seguo due linee ben distinte di attrezzatura.La “tecnica” e la “Storica”.La prima si avvale di materiali efficaci,(tubolari in ferro, acciaio ,interventi in legno multistrati..) per l’idea di una attrezzo estremamente funzionale, e molto pratico.La seconda linea invece, nasce da una ricerca storica sui principali attrezzi costrittivi, in uso nel Medioevo..(periodo storico che piu’ mi affascina in questo contesto).Ed ecco quindi che nasce per esempio, l’attrezzo “Ruvida” che è la riproduzione di un tavolo da tortura usato dalla Santa Inquisizione per molti anni. La ricostruzione è abbastanza fedele, nell’impostazione dell’attrezzo, nella dimensione dei pali d’appoggio, nelle dimensione delle corde ,nel tipo di meccanismo di tiraggio e bloccaggio, nel legno usato, nella sua colorazione “antica”,nel colore scelto. ..Ovviamente non puo’ essere completamente uguale, perché nel ricostruirlo devo tenere conto di parametri diversi, di oggi: deve essere pratico e …( paradossalmente ) non pericoloso!Ovviamente questo discorso di ricerca lo si puo’ riscontrare su altri attrezzi, il “Caudex” per esempio, che era una particolare gogna a chiusura unica, usata in Asia negli interrogatori di tribunale,caduta poi in disuso. Oppure nel “Tabulatio” che ricorda, come le prime punizioni corporali mediante frusta, o bastonate,venivano effettuate o legando il condannato intorno ad un palo, oppure bloccandolo su vecchi tavolati/portoni/ piani dismessi in legno e appoggiati ad un muro. Allora il legno lavorato era merce costosa..quindi adoperavano per quello scopo, cose dismesse, rotte, abbandonate.. Se guardate bene quell’attrezzo, ( il “Tabulatio” )è fatto proprio con quell’immagine: una serie di tavole su cui ci si appoggia e si viene bloccati, messe in disordine, vecchie, dalle punte neanche allineate…. Un vecchio portone dismesso!

8) Per ogni attrezzo ha un metodo di collaudo?
Si, collaudo ogni mio attrezzo, personalmente in serate di gioco presso il mio Dungeon. Molto spesso mi avvalgo anche di pareri, consigli, di persone che li provano e mi danno a volte dei suggerimenti che risultano poi preziosissimi.

9) Nella sua vita è anche un pittore e scrittore. Quanto tali espressioni artistiche influenzano la realizzazione di un attrezzo?

Credo di si.. sicuramente una ricerca estetica è molto evidente nella mia produzione, per esempio, ormai è quasi un documento di autenticita’ “Taixo” ,l’aver inserito in quasi ogni mio attrezzo, un intreccio di corda rossa , al solo scopo estetico.

10) I suoi attrezzi, com’è noto, vengono esposti in varie mostre d’arte e, architetti di fama li utilizzano come elementi di arredo per le loro case. Sono queste le uniche soddisfazione? Oppure ve ne sono altre che desidera esprimere?

Sono state delle soddisfazioni molto forti, è indubbio, inaspettate e incoraggianti. Ma quel mi stimola e mi piace, è il fatto che finalmente si sta’ realizzando una linea di attrezzatura per il BDSM completamente Italiana e originale. Non piu’ una semplice fotocopia di altre produzioni da Paesi che vantano maggiore tradizione nel BDSM , ma una linea dal gusto del bello Italiano (secondo a nessuno) ! Intendiamoci, non mi sto riferendo solo alla mia produzione, ma a tanti produttori ,per esempio, di fruste, di abbigliamento, di accessori , di collari, di gabbie.. che si stanno proponendo in questo contesto, alcuni di loro sono davvero molto bravi!!

11) Ad oggi ha scritto 3 libri, di cui, le si riconosce il merito di aver per primo sondato culturalmente la trasgressione degli italiani. E’ il prodotto di studi sociologici addetti, oppure della sua esperienza?
In verita’ ,la novita’ del mio libro, era proprio nel fatto che non era stato scritto da studiosi, da giornalisti, o dalle solite “Pornostar/ Escort/ Gigolo in cerca di pubblicita’..ma è stato scritto da me, con due miei punti di vista diversi (di Taixo e di Paolo) e ho raccontato la vita trasgressiva del vicino di casa…della commessa..del muratore… dell’avvocato.. Racconti di serate e situazioni trasgressive che avvenivano qui, nella regione dove io vivo,nel Veneto. Per la prima volta, quel mondo non era raccontato dallo studioso di turno,(con la puzza sotto il naso) o da chi viveva quel mondo per Business. L’ho raccontato io ,nelle vesti di Paolo, timido e impaurito per quel che scopriva, e nelle vesti di Taixo, perverso e completamente a suo agio in quel vivere la trasgressione. Il fatto che , quel mondo fosse da me descritto distante da un discorso “business” ne ha dato un impronta completamente diversa da tutto quello che era stato detto e scritto prima, e che la gente si aspettava! Faccio un esempio: ci sono libri scritti da Escort, che raccontano quel mondo.. ma loro stesse lo vivevano per Money, non per puro piacere! Non è un particolare da nulla! I partecipanti divenivano per loro clienti, e Il piacere della donna era nei soldi che riceveva! Ottimi quindi i partecipanti a quelle Gang Bang dai “tempi corti”..,prima finivano,prima si terminava quel lavoro!E’ esattamente il contrario del mondo che ho descritto io, dove le protagoniste erano donne normali, di ogni eta’.. spesso casalinghe cinquantenni che vivevano quel mondo in modo completo solo perché cercavano apprezzamento e piacere.. piacere puro, sessuale, fine a sé stesso!.. Donne comuni, a volte neanche bellissime, a volte poco intriganti, ma che amavano semplicemente vivere quel gioco di sesso…senza la stampella del sentimento…anzi, quasi sempre con il marito al fianco! Cambia tutto se non sono i soldi il motivo, per cui quell’uomo (cliente ) così gradito alla escort nella sua Gang Bang perché “finisce presto” , non lo sara’ affatto ,nella Gang Bang amatoriale, dove la valenza maggiore, e’ il piacere della donna! Quindi gli uomini piu’ ricercati, sono quelli che ci sanno davvero fare, non quelli che pagano facilmente! Certo, prima del mio libro c’erano state delle inchieste giornalistiche scritte sempre con un sottofondo moralistico e piene di pregiudizi . Davano solo l’idea di un mondo sporco, fatto da maniaci ,perversi, bagasce e ..di persone che era meglio evitare, perché dovevano avere dei problemi se facevano certe cose.. Le inchieste di quel tipo, raccontavano sempre tutto, ma in un modo falsato… con un sottofondo schifato ,che era per me ormai insopportabile e.. ingannevole .Tipico di chi non ha cercato di capire quel mondo ,ma ha solo cercato di farsi pubblicita’ parlando di esso! E lo ha fatto nel modo in cui avrebbe avuto piu’ riscontro con i lettori. Quindi, il tono moralistico, era ottimo!

12) Qual è la motivazione principale che l’ha esortata alla stesura di un libro sulla trasgressione degli italiani?

Il mio scriverla, per cercare di capirla in primis, poi per dare uno schiaffo all’ipocrisia di troppi..

13) Oggi, Taixo Paolo, in quali progetti è impegnato?

Ho altri 23 nuovi miei attrezzi gia’ disegnati in fase di costruzione.
Sto continuando a collaborare con le serate del Regina Nera e del Decadence, nell’organizzazione di varie serate/eventi. Sto realizzando ,per privati dei Dungeon particolari , su ambientazione a richiesta molto intriganti, dalla “stanza interrogatori “ tipo Polizia anni 70 ( Pareti grigie, luce al neon, pavimento linoleum, mobili dell’epoca ,sedie in ferro… ) ai classici Dungeon tipo Sotterraneo o prigione antica. Per questi Dungeon ,oltre a costruire e fornire l’attrezzatura di gioco, disegno e procuro l’arredamento scenografico.

14) Com’è mutata nel tempo la trasgressione degli italiani in rapporto alle gang- bang?

E’ mutata, non so se in meglio.. forse ora se ne è parlato ed è vissuta ora in modo piu’ superficiale, a me ora interessa molto meno.

15) Taixo Paolo, cos’è per lei il BDSM ?

È un modo di essere, di esprimersi, di scoprire sé stesso. Purtroppo ora è quasi una moda, purtroppo!

16) Perchè purtroppo?

Perché vedo personaggi , che non sono piu’ persone, ma sono maschere di un ruolo..perchè vedo uomini e donne, che sfruttano un ruolo per “rivincita” sui problemi della vita, dei loro rapporti privati finiti male … perchè vedo personaggini inesistenti, fare i grandi Maestri. Quindi non vivo bene il BDSM nell’aspetto dei piu’, non mi riconosco in esso..lo rispetto ma..non è la mia lingua. Fortunatamente, ogni tanto, in mezzo a tante maschere fatte di atteggiamento non sentito ma solo mostrato, vedo persone (uomini e donne) che il BDSM lo vivono davvero! li vedi… sono liberi dai clichè di ruolo, non cercano la scena, “sentono “ il ruolo,il gioco… e mi scopro sempre e ancora pronto ad imparare da loro.

di Giovanni Piccirilli