domenica 16 marzo 2014









Man mano che il suo libro raggiungeva cerchie sempre più ampie di lettori, uomini che fin lì avevano avuto poche o punte possibilità di discutere dei loro sentimenti contattarono Krafft-Ebing e servirono volontariamente da soggetti per i suoi studi. Egli scoprì così che, contrariamente alla sua credenza originale secondo cui questi uomini erano degenerati morali, esemplari inferiori della razza umana, affetti da malattie mentali, la maggior parte dei soggetti esibiva caratteristiche di sanità morale, fisica, mentale altrettanto solida di quella degli uomini "normali". Addirittura, osservò che le sofferenze mentali che costoro manifestavano avevano origine dalla costante disapprovazione sociale e culturale che sperimentavano. In altre parole, la loro omosessualità non era causata da malattia mentale, ma piuttosto, la loro malattia mentale era causata dal trattamento spietato o alla vita di sotterfugi che dovevano sopportare a causa della loro omosessualità [3]
 Krafft-Ebing e l'omosessualità: un atteggiamento in evoluzione.
Nella prima edizione della Psychopathia Krafft-Ebing condivideva in pieno il punto di vista prevalente all'epoca, secondo cui l'omosessualità era l'espressione d'una degenerazione psico-fisica, e l'opera rispecchia in pieno questo punto di vista.
Secondo Mauro Giori,
«le tipologie di omosessuale presenti nell'opera sono quattro:
  1. Semplice inversione dell'attrazione sessuale. In questo caso fisicamente non ci sono particolarità notevoli (...);
  2. Evirazione e defemminizzazione. I due vocaboli (rispettivamente per maschi e femmine) non vanno presi alla lettera, stanno semplicemente a indicare perdita dei caratteri fisici propri del genere biologico. Insomma effeminatezza per gli uomini e mascolinità per le donne. Ovviamente i ruoli sessuali saranno conseguenti (...).
  3. Transizione verso l'illusione di un cambio di sesso. Si ha quando l'individuo si sente anche fisicamente di sesso diverso.
  4. Illusione di un cambio di sesso. Lo stadio finale della precedente possibilità, che per Krafft-Ebing coincide con la paranoia.
Negli ultimi due casi si va verso la transessualità, ovviamente, che per Krafft-Ebing coincide dunque con la versione più grave della malattia che ha nome omosessualità [4]
Ciò non gli impedì un dialogo con militanti omosessuali come Karl Heinrich Ulrichs o Magnus Hirschfeld (del quale avrebbe firmato la petizione per l'abolizione del paragrafo 175). Sorprendentemente, l'apertura all'influenza da parte dei proto-militanti omosessuali, che si riscontra anche nell'utilizzo dei termini inventati da Ulrichs, fu ammessa nel 1879 dallo stesso Krafft-Ebing in una lettera a Ulrichs:
«Ho dedicato la mia completa attenzione al fenomeno [omosessuale], che all'epoca mi appariva tanto misterioso quanto interessante. Fu la conoscenza dei suoi scritti che da sola mi indusse allo studio di questo campo di grande importanza, e a stendere per iscritto le mie esperienze <scientifiche>, come lei sa [5]
Da parte sua Ulrichs considerava Krafft-Ebing come l'unico studioso che avesse recepito il senso della battaglia da lui combattuta per decenni. In una recensione (in latino) al libro Der Conträrsexuale von dem Strafrichter di Krafft-Ebing, Ulrichs rammentò che:
«La mia lotta è svanita su sabbia sterile. Eppure, almeno questo oggi posso dire: ho seminato i semi; sono tutti caduti sulla ghiaia o sotto i rovi. Uno solo è caduto in un cuore umano. Questo è germinato e il germe verdeggia, ed è spuntato rigoglioso. La battaglia di quest'uomo non svanirà nella sabbia. Il ghiaccio è rotto. Questa è, ovviamente, una soddisfazione tardiva alle mie fatiche, e neppure espressa in parole ma nel fatto stesso . È testimonianza del fatto che la causa che ho difeso era giusta; è una seria testimonianza contro le insidie, che ho sopportato, e le ferite. (...)
Ed io ringrazio DIO OTTIMO MASSIMO, che ha permesso ai miei occhi di vedere questo giorno, in modo da potere ancora gustare la dolcezza di questo tardivo conforto [6]
Ovviamente Ulrichs era conscio della tendenza di Krafft-Ebing a leggere il comportamento omosessuale come patologia, tant'è che nella medesima recensione scrisse anche:
«Su una cosa sola siamo in dissenso. Egli afferma, ed io nego, la patologia [insaniam]. Certo i medici hanno l'abitudine di tenere a portata di mano la patologia. Ciò che non può essere spiegato, loro lo vedono immediatamente come patologico [7]
Tuttavia con il passare degli anni il continuo contatto con i suoi pazienti, e dei militanti omosessuali sopra citati, avrebbero portato infine Krafft-Ebing, al termine della vita, a concludere che l'omosessualità non era di per sé un'"anomalia" bensì una "differenziazione" della sessualità umana [8], con un secolo di anticipo rispetto all'OMS.
Curiosità.
Dai casi della Psychopathia sexualis nel 2006 è stato tratto un film da Brett Wood, intitolato anch'esso Psychopathia sexualis.

Opere.

  • Die Melancholie: Eine klinische Studie (1874).
  • Grundzüge der Kriminalpsychologie für Juristen (2a edizione) (1882).
  • Psychopathia sexualis: eine klinisch-forensische Studie, Enke, Stuttgart 1886. L'ultima edizione rivista dall'autore (postuma), è la dodicesima (Hand, Stuttgart 1903).
    • Prima traduzione italiana: Le psicopatie sessuali con speciale considerazione alla inversione sessuale, Fratelli Bocca, Torino 1889 (traduzione della seconda edizione, del 1887).
    • In Italia ha circolato molto anche col titolo Psychopathia sexualis la riscrittura operata da Albert Moll nel 1924 con l'intento di "attualizzare", tradotta in italiano da Schor, Milano 1931 e poi da Manfredi, Milano 1966 e ancora da pGreco, Milano 2011 - ISBN 9788895563404.
    • La sola parte relativa all'omosessualità è apparsa anche come: L'inversione sessuale nell'uomo e nella donna, Capaccini, Roma 1897.
    • I soli casi, privati dal commento di Krafft-Ebing, sono stati tradotti in: Biografie sessuali. I casi clinici dalla «Psychopathia sexualis» di Richard von Krafft-Ebing, Neri Pozza, Vicenza 2006 - ISBN 978-8854501706
  • Die progressive allgemeine Paralyse (1894).
  • Nervosität und neurasthenische Zustände (1895).
  • Der Conträrsexuale von dem Strafrichter: de Sodomia ratione sexus punienda; de lege lata et de lege ferenda, Deuticke, Leipzig und Wien, 1895. Traduzione italiana: Il sessuale contrario di fronte al Foro penale, Morpurgo, Spalato 1896.

Bibliografia.