mercoledì 22 ottobre 2014



Nella prima intervista una domanda: A grandi linee, conosciamo il suo percorso,descritto nella presentazione posta nel blog BDSM CULTURA, e in quella reperibile sulla pagina dedicata all’associazione culturale della quale è presidente. Leggendola ho subito pensato alle difficoltà che ha dovuto affrontare per conquistare,non il suo ruolo,ma la creazione di un ''ambiente'' per poter realizzare...costruire...vivere...la sua anima di Mistress.Quali ostacoli ha incontrato?Riprendo da qui, ampliando e considerando il risultato ottenuto da quella idea . L'aspetto che maggiormente mi ha coinvolto nel proporre la creazione di un luogo, l'associazione, è stato dove riunire e dare modo di creare "comunità", quella comunità che gli interessati si auspicavano nascesse finalmente anche nel nostro Sud.  Come dicevo gli ostacoli maggiori sono venuti proprio da chi di quella ideale comunità pensava di poterne far parte. Ma  non è stato così. Dei 5 soci fondatori 2 sono improvvisamente "spariti", senza motivazioni ne giustificazioni immediatamente dopo il primo evento. Dell'evento realizzato partecipanti  60, di cui solo 10 della mia regione e il restante venuti per la considerazione e stima che mi sono guadagnata nel tempo. Quindi: di cosa potevamo parlare? Potevo impegnare il mio tempo, gratis ovviamente insieme a quello dei miei restanti soci, per ottenere cosa? Quale tipologia di "comunità" potevamo sperare di creare? Così il progetto è stato chiuso. Ma ... non è certo tutto da buttare quello che è emerso da quel condividere e conoscere: I restanti soci e alcuni/e che si erano avvicinati per capirne di più. Così mi sono ritrovata, senza nemmeno esserne cosciente grazie alla visibilità e al farmi conoscere maggiormente attraverso questa iniziativa, al centro di alcuni rapporti e divenirne punto di riferimento.E' nata spontaneamente una piccola Family. Io Dominante,uno slave, due sub, una Mistress in formazione, una slave. Pur sempre un piccolo modello di comunità.Amalgamare soggetti con personalità  forti e restare punto di riferimento senza esserne sopraffatta. Bella e ulteriore sfida che mi porta a sviluppare temi, all'interno delle dinamiche del BDSM non ancora affrontati e in verità nemmeno immaginati. Fare da tutor per esempio alla giovane ma decisissima Mistress Mya Dom, seguire una schiava Monica Tigrotta che si è rivelata quella schiava tanto cercata e mai trovata, approfondire la passione per la fotografia d'arte con LeF.  Ognuno di loro è diverso e richiede un impegno e percorso diversificato, ma la vera sfida è amalgamarli fra di loro. Mica facile a volte. Specie quando entrano in conflitto sulle idee che hanno dei ruoli e delle loro specificità. E' un esperienza gratificante, mi arricchiscono e spero si arricchiscano l'un l'altro. Nel mio sito, a cura di Maurizio Plutonium, è stata creata la sezione blog per i componenti di questa famiglia particolare e lì racconteremo gli sviluppi di questa nuova avventura.
Mistress Mimosa