Quando ho iniziato * Ho cominciato ad incuriosirmi, di quest’argomento, alla fine del 2012, ma ho cominciato a mettere in Pratica – come vedremo successivamente – nella metà del 2013. Tra il momento in cui ho scoperto questa forma di BDSM e quello, in cui ho deciso di rendere concreta, quella che era la mia fantasia, mi sono ben informato sull’argomento stesso. * Come ho iniziato * Rispondo “step by step”. Verso la fine del 2012 mi imbatto in una pagina Facebook, di un’associazione australiana, che si occupa di Puppy Play, organizzando corsi, serate a tema e molto altro. Da qui, vengo a conoscenza di altre pagine relative a tale argomento, e vengo contattato da un tipo, che sarà molto importante per la nascita di CuccioLino. Si tratta di un lupo (umano) del Missouri, che è stato molto disponibile a dialogare con il sottoscritto in materia di Puppy Play, rispondendo, pazientemente, per mesi interi, ad ogni mia domanda, fosse anche la più stupida. La sua gentilezza, la sua disponibilità, e la sua completezza nel rispondere, mi hanno incuriosito sempre di più, e mi hanno fatto venire la voglia di provare ad essere un cucciolo di cane umano. Dalla teoria alla pratica, passano alcuni mesi. Un giorno di marzo dell’anno successivo, mi recai in un Fetish Shop di Roma e comprai la maschera, che sarà poi il pilastro della mia figura e, successivamente, mi procurai anche il guinzaglio e le ginocchiere: l’attrezzatura “must”, che mi serve, quando pratico. C’è da dire, però, che prima che io cominciassi realmente a praticare, quello di essere un cucciolo era soltanto una mia fantasia. Sentivo che la cosa mi sarebbe piaciuta, però, ho affrontato il tutto con curiosità. Sì, con curiosità. Diciamo che, nella mia fantasia, ero disposto ad avere alcuni comportamenti, come il mettermi su quattro zampe, di abbaiare, di ringhiare, o il dormire a mo’ di cane, per l’appunto. Ma di mangiare o bere da una ciotola, beh, di quello non avrei voluto sentir parlare. Decisi che avrei voluto sperimentare ad essere un cucciolo, nel contesto di una festa gay fetish, tipi di feste, a cui avevo già partecipato in passato. Non mi attraeva l’idea di provare con un “Master”. Non so perché. * La mia prima esperienza!* Il momento preciso, in cui ho iniziato ad essere un “cucciolo” a tutti gli effetti, è stata una serata gay fetish, a Roma, nell’Aprile del 2013. Era una di quelle feste, organizzate dal Leather Club Roma, a cui ero solito partecipare. Ma non avevo mai partecipato in quelle vesti. Prima, che io entrassi in quel locale di via Tuscolana, ero emozionato all’idea di mettere in pratica, quella che, fino a quel momento continuava ad essere una mia pura fantasia. Sarei stata la prima persona, all’interno di una serata gay fetish romana, ad indossare una maschera da cane. Sono entrato, mi sono cambiato e sono, poi, andato nella zona “bar” del locale, dove stava la maggior parte della clientela. Ricordo ancora lo stupore, che avevano molti, guardandomi conciato in quella maniera. Riuscivo a vedere i loro occhi sbarrati e curiosi, che mi fissavano a lungo, attraverso le due fessure degli occhi della maschera. C’era una rampa di scale, in quella stessa zona del locale, all’esterno della quale, c’erano delle sbarre di ferro, per impedire, a chi le usasse, di scivolare e cadere. Decisi di legare il mio guinzaglio alle sbarre delle stesse. Mi misi su quattro zampe e, da lì, è cominciato tutto. Non so dire se la serata sia andata bene o no: da una parte ho avuto fastidi, perché c’è stato chi tirava il mio guinzaglio, o, piuttosto, mi prendeva a calci, arrivando ad incazzarsi, quando mi rifiutavo di praticare con lui; dall’altra, però, mi sono divertito tanto, sono stato al centro dell’attenzione di molti, c’è stato chi mi ha accarezzato, sia la pancia, che i capelli. E chi, come il bar tender, che mi ha persino fatto i complimenti, per il look. Ops, per il gear. Comunque, da quella serata, capii che, quello dello del cucciolo era proprio il ruolo adatto a me. Che quello, era ciò che avrei voluto fare e, in quella stessa serata, decisi anche come mi sarei chiamato. * Perché questo ruolo * Come ho detto prima, i dialoghi, tra me ed il lupo (umano) del Missouri – di cui ho parlato prima – in materia di Puppy Play, l’aver conosciuto gruppi su Facebook, relativa a questa pratica, che mi hanno permesso di conoscere tanti altri praticanti, mi ha incuriosito sempre di più, fino a voler provare. A dire il vero, io sono partito con l’idea di essere una figura dominante e non un cane. La ragione, però, per cui ho cominciato dall’altra parte del fiume è solo una: perché penso che, se voglio capire cosa prova un cucciolo, cosa vuole dalla figura dominante, devo essere stato prima io un cucciolo. Ho scelto questo ruolo per due motivi: da una parte – devo ammettere – per stare al centro dell’attenzione, all’interno di una festa fetish di Roma (sapevo che nessuno, prima di allora, aveva usato una maschera da cane ed avrei voluto essere io il primo); dall’altra, perché questa pratica si avvicina alla mia concezione personale di BDSM: non un qualcosa, all’interno della quale, ci sono dolore ed umiliazione, ma un qualcosa, in cui c’è, prima di tutto, un roleplay, un gioco di ruolo, un qualcosa in cui c’è solo un sottomettersi ed un sottomettere in maniera consensuale, ma con il puro obiettivo di divertirsi e, contemporaneamente, di far divertire. * Quando ho replicato * Ho replicato l’estate successiva, in un’occasione di una festa BDSM per etero. Avevo conosciuto e cominciato a frequentare il gruppo etero di Roma e, quindi, avevo deciso di partecipare, per la prima volta nella mia vita, ad una delle loro feste, sempre nelle vesti di cucciolo. Quella replica è andata decisamente molto meglio, oltre al fatto, che è stata una serata completamente diversa, da quelle a cui ero solito prendere parte: ho visto una vera e propria festa BDSM, contro le feste fetish, tipiche di noi omosessuali. Lì, tra l’altro, grazie a questa mia maschera, ho conosciuto diverse persone, che si avvicinavano a me, incuriositi da quell’oggetto. E, con alcuni di loro, grazie a questa serata, è nata anche un’amicizia. Diciamo che la replica è andata bene: ho avuto meno fastidi e mi sono divertito da morire. * Il Puppy Play per me* Rispondo, dicendo questo: per me, essere “cucciolo” non vuol dire rigorosamente “essere schiavo”. Vuol dire, semplicemente, essere un cucciolo, punto e basta. Penso di avere una concezione, di Puppy Play, diversa da quella che si ha qui in Italia. Una concezione che si avvicina molto a quella degli statunitensi o australiani. Qui in Italia, il Puppy Play è praticato come uno dei tanti kink, all’interno di una sessione di BDSM, in cui, ad uno spanking, flogging, o whipping, per esempio, si aggiunge anche il momento Pet, in cui si costringe lo/la slave a camminare su quattro zampe o a mangiare dentro una ciotola. La mia concezione, invece, è questa: il Puppy Play ha la priorità su tutte le altre pratiche. Nella mia sessione tipo, ad esempio, se ci sono altri kink, bene, se no, pazienza. L’importante è che non manchino le pratiche relative al Puppy Play: ovvero il comportarmi e l’essere trattato come un animale (cucciolo, nel mio caso), per tutta la durata della sessione stessa, nella quale, io abbaio, ringhio, faccio giochi come il rincorrere una pallina o un freesbee e, magari, in cui vengo coccolato come un vero quadrupede. Qui in Italia, mancano quelli che lo praticano come qualcosa di esclusivo: manca sia chi, come me, è principalmente un Pet, e mancano quelle figure dominanti, specializzate in questa pratica, che, invece, sono presenti in Australia, negli Stati Uniti o, qualcuno anche in Germania. Nei party italiani, etero o gay che siano, ad esempio, non sono presenti i Mosh Pit, ovvero, le aree gioco per cani umani, o, quelle aree, in cui si possono “parcheggiare” i propri cani umani, cose che, nei party tedeschi o americani sono presenti. L’assenza di persone “addette” a questa pratica, la vivo, da una parte male, proprio perché non riesco a trovare quella persona “giusta” con cui Praticare: quella persona, cioè, addetta ed esperta alla pratica, che conosce i rischi ed i pericoli, che potrebbe correre un cucciolo a lui sottomesso, e che sa sempre come comportarsi, riuscendo a gestire bene la situazione; dall’altra, parte, però, la vivo bene, proprio perché diverse persone, tra figure sottomesse e figure dominanti, di qualsiasi identità di genere ed orientamento sessuale (vanilla o BDSM), mi chiedono informazioni e consigli circa questa pratica, che, a differenza di loro, io vivo in maniera esclusiva. Ed il parlare con loro, il condividere questa mia passione, mi rende felice. Per me, il Puppy Play, non è qualcosa di sessuale: c’è stato anche chi mi ha chiesto di avere rapporti come “cucciolo”, ma, se devo essere sincero, i rapporti sessuali voglio averli “alla pari”, come essere umano. Questo non vuol dire che non posso avere un rapporto sessuale con una persona, con la quale pratico, ma sono due “cose” diverse, due momenti diversi. Quando gioco, sono un sottomesso, quando faccio sesso, sono qualcuno come l’altro. L’essere un Pet non vuol dire, infine, non amare altre pratiche BDSM: a me, personalmente, come figura dominante, piace, tra le altre cose, anche il fisting, il pissing, invece, come figura sottomessa, mi piacciono principalmente il flogging, lo spanking. Però, ribadisco, sono un qualcosa in più.
IL “PUPPY PLAY”
Che cosa è?
Il Puppy
Play o Dog Play è quell’insieme di pratiche in cui, almeno uno dei partecipanti, mette in atto comportamenti e maniere
tipiche di un cane, di un cucciolo o di
un lupo. È una pratica BDSM e, come tale, deve essere Sana, Sicura e Consensuale.
Ø
Il ruolo Dominante è assunto da un Addestratore (Handler), da un Trainer
o da un “Master”, oppure, in altri casi, da qualcuno che si identifica come “Alfa”.
Ø
Il sottomesso può considerarsi un cucciolo (Pup) o un cane (Dog). Non è inconsueto che due o più
cuccioli giochino insieme alla pari, o lottino per il dominio di un giocattolo
o del territorio. Un cucciolo che non
ha padroni ovvero, che non ha un collare, quindi, che “non appartiene” (uncollared) può definirsi come
“Randagio” o Libero (Stray).
Differenze tra: Cucciolo (Puppy), Cane (Dog), Lupo
(Wolf), etc. …
Un cucciolo
(Puppy) è giocherellone, furbo e
poco obbediente.
Un cane
(Dog) meno giocherellone, più
serio, protettivo ed obbediente.
Un lupo
(Wolf) può avere un carattere
poco docile e selvaggio. I lupi possono stare in gruppo e pretendere un più
alto livello di rispetto.
Un Alfa
è un lupo, cane o cucciolo, che tende ad essere un leader, un mentore, un
insegnante. Normalmente, è quello che dà un’occhiata ai cuccioli meno esperti.
Gli Slave dog/Cur (letteralmente:
cagnaccio/cane bastardo) sono rari, non sono “Pet” e neppure una parte comune
del mondo Pup/Dog. Sono persone che
vogliono essere trattate peggio della feccia umana, imprigionati, umiliati e che
si manchi loro di rispetto. Molti Master
inesperti reputano, erroneamente, che tutto questo sia il normale
desiderio di tutti coloro che si identificano come cucciolo, cane o lupo,
tanto è vero che si incazzano quando lo human
pup/dog, che gli si trova davanti, li ignora, ringhia loro o quando,
addirittura, cerca di morderli.
Come comportarsi davanti ad uno human puppy/dog?
·
Se sei uno sconosciuto:
Se nei pressi del cucciolo o cane, verso cui
intendi avvicinarti, si trova un altro essere umano, devi chiedere a quest’ultimo
se ti puoi avvicinare o, persino, accarezzare il cucciolo/cane. Se il cucciolo/cane,
invece, è solo e, nel momento in cui ti avvicini, scappa o ringhia, lascialo
in pace. Non dovresti mai tentare di tirare il suo collare o guinzaglio e,
se per caso, il cucciolo/cane dovesse avere un lucchetto, non toccare mai il
collare: ci sono Owners (proprietari)
che avvertono tale gesto, come una vera e propria mancanza di rispetto verso di
loro. Sarà il cucciolo/cane, che vuole essere accarezzato, ad avvicinarsi a te
o a leccarti o annusarti, quando ti avvicini a lui.
·
Se sei un altro human
pup/dog:
Non balzarti o buttarti su un altro human pet, senza prima presentarti in
maniera adeguata, abbaiando, uggiolando, o, persino, utilizzando il linguaggio
umano. L’altro human pup/dog potrebbe
non voler giocare oppure, potrebbe aver ricevuto l’ordine, da parte del suo
Proprietario (Owner), Trainer o
Addestratore (Handler), di non
interagire con altri human pup/dog.
Quali attività sono coinvolte nel Puppy Play?
Niente a che vedere con cuccioli o cani
reali! Si può andare dal semplice dormire dentro un’imbottita, sul pavimento,
durante la notte, all’housetraining
(il vivere in casa, nella maniera di un cane o cucciolo), passando per il dare
la caccia ad una palla o ad un Frisbee, o per il combattere contro un essere
umano o un altro human pup/dog o,
ancora, da parte della figura dominante, per il fingersi di essere un
“proprietario di un animale”.
Gli accessori e l’oggettistica usati nel Puppy Play. Il gear
Maschere
o museruole:
Ricorda di rimuoverli, frequentemente, per permettere di bere e, se indossato
per lungo tempo, anche parlare.
Guantoni
bondage
(Mitt) o Guanti a forma di zampa (Mock
paws): tali strumenti permettono, da una parte, di sentirsi un Cane o Cucciolo,
ma, dall’altra non permettono le normali attività umane. I guanti felpati da
bondage restringono i pollici, mentre l’imbottitura l’uso delle nocche.
Una coda (plug-in): è un
aggeggio che, si inserisce nell’ano e che dà la sensazione di avere una coda reale.
È qualcosa, verso cui bisogna stare attenti. Alcuni Cuccioli hanno creato un
harness o un sospensorio con una coda attaccata (harness-tail).
Collare
e guinzaglio:
è comune usarle quando si vuole essere su quattro zampe. La trachea umana si
danneggia più facilmente, rispetto a quella di un cane: non premere troppo
forte sulla gola.
Ginocchiere: si usano per
proteggere le ginocchia, mentre si gattona. Assicurati di trovarne un paio che
riesci a calzare bene e che non se ne vengano facilmente. Quelli da sport, ad
esempio, vanno benissimo.
Ciotole
da cani:
Usa, dunque, un piattino di ceramica o una abbastanza largo da permettere alla
faccia di entrare. La lingua umana non è fatta per bere nella stessa maniera in
cui beve un cane, perciò, assicurati di avere sempre con te una bottiglia
d’acqua. Puoi utilizzare cibo in scatola o cereali per la prima colazione. Gli human
pup/dog non devono mai mangiare vero cibo per cani! Non
contengono valori nutrizionali adatti agli esseri umani, oltre al fatto che possono essere, persino, un veleno.
Palle e
giocattoli schiacciabili: da afferrare con i denti.
Gabbie,
recinti o collari elettrici: si usano se il Cucciolo si lascia coinvolgere in conversazioni
umane, dato che un cane può soltanto capire e
rispondere a semplici comandi come: “seduto”, “alzati”, “vieni”, “vai”,
“prendi”, etc.
Una
trapunta
da usare come letto per una pennichella o per dormire.
Sorprese
in cibo:
prestare attenzione ad eventuali allergie sia, del Cucciolo, a cui la si vuol
lanciare, sia agli altri cuccioli che giocano insieme.
Un giornale
arrotolato o un paddle per correggere
piccoli cattivi comportamenti.
Dispositivi
di castità:
si usano se lo human dog/pup tenta
approcci di natura sessuale con cose o persone. Assicurati che possono essere
tolti per orinare. Usare tappetini incerati per il pavimento, in caso di
bisogno.
E non è tutto! Si può usare qualsiasi cosa un
proprietario o un Cucciolo voglia e che permetta di entrare nell’headspace, nella condizione di Cucciolo
o Cane.
Che cosa
è un Mosh Pit
Per Mosh
Pit (l’Area di gioco) si intende quell’area, in cui gli human pup/dog possono azzuffarsi ed
azzannarsi, in cui divertirsi, combattere e giocare insieme.
di Christopher “Tyger”/”Woof” Roth
– Tampa (Florida), 2012
(Traduzione di Cuccio Lino)
https://www.facebook.com/cuccio.lino.1
Questo
testo è una traduzione in lingua corrente dell’articolo Puppy Play di Christopher “Tyger”/”Woof” Roth. Si è
ritenuto opportuno non tradurre l’intero testo, che potete trovare in lingua
originale, cliccando su “Testo Originale”, nella voce “Fonti”, per rendere la
lettura il più interessante possibile. È possibile contattare il traduttore
A.F. Cuccio Lino per avere
la traduzione dell’intero testo.
Fonti
- Testo
originale di Christopher “Tyger”/”Woof” Roth;
- en.wikipedia.org/wiki/Animal_roleplay (voci: “Puppy Play”, “Kitten Play”);
Credits
- Le immagini, che riguardano l’oggettistica e gli accessori sono tratte dai seguenti siti: Recon, Mr-S-Leather,
MisterB, Fetish Pet Store.
- Le immagini, che riguardano le attività,
all’intero di un Mosh Pit, sono tratte dal seguente sito: Pdx-Pad,
Ringraziamenti
- Si ringrazia A.F., alias CuccioLino, per
aver scelto questo articolo e per averlo tradotto e rielaborato per il blog BDSM
CULTURA.
Copyrights
Questo articolo è stato scritto da
Christopher “Woof”/“Tyger” Roth, che, a sua volta, ha preso spunto dai siti,
citati nella voce “Fonti”, ed è stato tradotto e rielaborato da A.F. “Cuccio Lino”.
È possibile riprodurre l’intero testo, SENZA
IMMAGINI, modificarlo e riutilizzarlo in altri siti web, purché vengano
citate tutte le fonti, tra cui il Blog BDSM CULTURA.
CONTATTI:
- Per contattare Christopher “Tyger”/“Woof” Roth, autore del testo originale:
(Facebook): PapaWoofRoth;
(FetLife): Wolfknight
(Email): midwestpuppy@gmail.com
- Per contattare A.F. “Cuccio Lino”, traduttore del testo:
(FetLife)/(Recon) Cucciolino
(Legami) : LittlePup
(Facebook): Cuccio
Lino
(Email): cucciolino@email.it
PER
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(IN INGLESE):
Michael Daniels – Woof! – A boner book;
Michael
Daniels – Grrrr! – A boner book.
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